lunedì 28 gennaio 2013
Impresa contro la disoccupazione
L’equazione classica da applicare è impresa uguale lavoro.
Per collocare i 2.300 iscritti alle liste di collocamento sarebbe
sufficiente che cento nuove aziende assumessero ventitré dipendenti cadauna.
Oppure che trecento nuove aziende assumessero otto dipendenti cadauna.
San Marino 28 gennaio 2013/1712 d.F.R.
I dati sulla disoccupazione
pubblicati nei giorni scorsi stanno a testimoniare il momento di difficoltà e
incertezza che sta attraversando il Paese.
Incertezza che colpisce in
particolar modo i giovani, le donne e gli esodati.
Incertezze dovute principalmente
ad una totale assenza di chiare politiche di sviluppo e di sostegno alle
imprese ed in particolar modo alle piccole e medie imprese che ben si adattano
al nostro sistema.
In teoria l’obiettivo della piena
occupazione non dovrebbe essere poi così impossibile da raggiungere.
I numeri in percentuale sono
preoccupanti ma se presi come valore assoluto potrebbero essere gestibili
agevolmente.
Il rimedio a questa situazione
sempre più gravosa è la creazione di nuove aziende.
L’equazione classica da applicare
è impresa uguale lavoro.
Per collocare i 2.300 iscritti
alle liste di collocamento sarebbe sufficiente che cento nuove aziende
assumessero ventitré dipendenti cadauna.
Oppure che trecento nuove aziende
assumessero otto dipendenti cadauna.
Questo si potrebbe fare anche in
tempi relativamente brevi.
Eppure e come se fossimo un
automezzo che procede con il freno a mano tirato.
Numerosi sono gli impedimenti
alla creazione di nuove piccole e media imprese nel nostro territorio.
Limitazioni alla mobilità dei
lavoratori dipendenti, la burocratizzazione di tutte le pratiche
amministrative, una certa difficoltà all’accesso al credito, la mancanza di
incentivi a fare imprenditoria a San Marino.
Sono tutte barriere allo
stabilimento di nuove realtà imprenditoriali nel paese.
Anche rispetto
all’imprenditoria tipicamente
sammarinese che nel suo piccolo riesce ad esprimere eccellenze.
Aiuterebbe tantissimo la
definitiva realizzazione del parco tecnologico scientifico e la concessione in
automatico, al soddisfacimento di determinati requisiti, di residenze a chi
contribuisce allo sviluppo della Repubblica.
In tal senso la Svizzera insegna.
Un deciso sviluppo delle
iniziative culturali e artistiche di livello potrebbe poi avere importanti ricadute
sul nostro comparto turistico.
A proposito, che fine ha fatto la
Repubblica di San Marino rispetto alla 55^ Biennale Internazionale d’Arte che
si terrà a Venezia dal 1° giugno 2013 al
24 novembre 2013?
Alberto Rino Chezzi.
Nel
riquadro: “LUMACA CHE CORRE” – 2008 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100
x 100 – courtesy of Ec Foundation
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