lunedì 24 settembre 2012

Anime perse


Questa settimana lascerà il segno nella nostra Repubblica.
Come se avessimo perso la nostra anima, con la politica che ancora opera con meccanismi e modi appartenenti al passato.
Che tutti a parole sperano non torni più.

San Marino 24 settembre 2012/1712 d.F.R.

La settimana appena trascorsa è stata molto pesante.
Non solo dal punto di vista politico ma anche da quello civile e della coscienza collettiva.
La relazione della Commissione Antimafia è stata un momento di presa di coscienza da parte del Paese di come ci siamo allontanati dai valori fondamentali che legano gli appartenenti a una comunità piccola come la nostra.
La gravità dei rapporti emersi tra politica e camorra, sui quali dovrà sicuramente far luce la magistratura, ha quasi “normalizzato” e quindi posto in secondo piano tutti gli altri fatti emersi, come se quanto accaduto fosse un normale operare.
Come se fosse normale corrompere con denaro pubblici dipendenti, comprare voti a fini elettorali oppure operare in pieno conflitto d’interessi.
Fortune economiche realizzate in pochissimo tempo, non giustificabili neppure da consulenze milionarie.
Intreccio tra politica e affari a dir poco micidiale.
L’interesse personale che prevarica il bene comune.
Anche se a onor del vero sono situazioni conosciute o “intuite” da noi tutti o comunque dai più.
Con un distinguo di posizioni come sempre.
Vi è chi era coinvolto perché cooptato.
Vi era chi pur sapendo non ha voluto o non ha avuto la forza e il coraggio di esporsi e ha preferito continuare a coltivare il proprio orticello.
Vi era infine chi pur sapendo e contrastando tali fenomeni poteva fare di più.
Non esistono medaglie e meriti in questa situazione.
E’ vero che la politica ne esce malissimo, perdendo così quel poco di affidabilità che le era rimasta.
E’ indubbio che dovrà essere fatta la massima chiarezza sui fatti e soprattutto sui meccanismi.
Questa settimana lascerà il segno nella nostra Repubblica.
Come se avessimo perso la nostra anima, con la politica che ancora opera con meccanismi e modi appartenenti al passato.
Che tutti a parole sperano non torni più.
Sarà difficile recuperarla questa situazione, recuperare i valori che sono sempre stati alla base di questo piccolo stato, quali la libertà, la solidarietà e l’uguaglianza.
Un Paese oramai dotato di solide caste, da quella politica e quella imprenditoriale, a quella finanziaria e bancaria, quella sindacale a quella del pubblico impiego.
Tanti orti tutti ben recintati e ben curati.
Un Paese il nostro che ha urgente necessità di recuperare immagine e credibilità sia al proprio interno che verso l’esterno.
Un Paese che se ritroverà un’unità d’intenti e promuoverà il rinnovamento come fattore di sviluppo, potrà rimettersi in cammino.

Alberto Rino Chezzi



Nel riquadro: “COME SOTTO COSI’ SOPRA” – 2004 – Ciaccaezetazetai – olio su tela e denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation

lunedì 17 settembre 2012

I fondamentali


In attesa che la politica ritrovi i propri equilibri, il Paese soffre e rimane in paziente attesa di conoscere i programmi elettorali nella maggioranza dei casi ancora in corso di elaborazione.
Sulle cose da fare le idee chiare non sembrano in molti ad averle, soprattutto sulle questioni fondamentali

San Marino 17 settembre 2012/1712 d.F.R.

La settimana appena trascorsa è stata è stata un susseguirsi di colpi di scena a testimonianza delle fibrillazioni che animano l’attività politica.
Gran movimentismo delle formazioni politiche, almeno in quelle tradizionali, che vede al momento al centro dell’interesse l’Upr, che nessuno sembra volere ma tutti vogliono prendersi.
Stiamo assistendo a  “tragedie” personali per rinunce a eventuali candidature da parte di chi ha occupato posizioni di potere per decenni e che, in un delirio di onnipotenza tipo della politica nostrana, uscendo sbatte forte la porta.
Colpi di scena ai quali assisteremo anche questa settimana con gli esiti della Commissione antimafia.
In ogni caso sarà una campagna elettorale al vetriolo.
In attesa che la politica ritrovi i propri equilibri, il Paese soffre e rimane in paziente attesa di conoscere i programmi elettorali nella maggioranza dei casi ancora in corso di elaborazione.
Sulle cose da fare le idee chiare non sembrano in molti ad averle, soprattutto sulle questioni fondamentali alla base della convivenza della nostra piccola comunità e indispensabili per la sopravvivenza della stessa.
I punti programmatici d’indirizzo e d’intervento sino ad ora proposti sono i più disparati, la media è venti, premessa naturale al fatto che regolarmente quando sarà il momento non saranno neppure presi in considerazione.
Manca una chiarezza di fondo sui temi fondamentali che si dovranno necessariamente toccare una volta insediato il nuovo Consiglio Grande e Generale.
In materia di politica estera, monetaria e finanziaria, di politica di bilancio e Pa, politica economica e fiscale e infine in materia di politica istituzionale.
L’impressione è che vi sia più una corsa a occupare posizioni di potere con incarichi connessi che a sforzarsi di pensare a quali risposte dare a temi che toccano l’intera collettività.
Prima le alleanze e le coalizioni e poi il programma al quale vincolare l’azione del futuro governo la dice lunga sulla volontà di cambiare radicalmente il modo di fare politica.
In ogni caso anche la cittadinanza, solo in minima parte per la verità, vi mette del suo nel momento in cui si va a barattare il proprio voto per l’agognato posto sotto lo stato, il terreno, l’aumento di livello, e l’incarico ottenuto in barba a chi ne ha invece diritto.

Alberto Rino Chezzi


Nel riquadro: “LUMACA CHE CORRE” – 2008 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation

lunedì 10 settembre 2012

Giochi finali


Tutto è congelato, almeno da parte dei partiti tradizionali, in attesa dei risultati della Commissione Antimafia.
Potremmo assistere difatti a esclusioni clamorose di candidature oramai ritenute consolidate.

San Marino 10 settembre 2012/1712 d.F.R.

L’attività politica sembra irrealmente sospesa in attesa di un evento significante che porti chiarezza nell’ambito delle alleanze politiche.
I prossimi dieci giorni saranno decisivi affinché tutte e parti politiche tirino le fila in vista della presentazione delle liste elettorali.
Tutto è congelato, almeno da parte dei partiti tradizionali, in attesa dei risultati della Commissione Antimafia.
Potremmo assistere difatti a esclusioni clamorose di candidature oramai ritenute consolidate.
Così come potrebbe esservi un movimentismo significativo su tutti gli schieramenti con cambiamenti repentini di fronte da parte degli attori della politica nostrana.
Continua la telenovela sull’Upr, dove nessuno, ad eccezione del Psd, nell’unica alleanza al momento definita tra Dc, Psd, An, A&L, Ap e Ns, vuole l’Unione per la Repubblica.
Quest’ultima probabilmente sconta la presenza al proprio interno degli Eps.
In ogni caso Claudio Felici, per conto del Psd, sembra in ogni caso determinato a portare a termine, questa ipotesi di sinergia politica.
In attesa delle risultanze che scaturiranno dalla Commissione Antimafia, in molti si chiedono cosa farà di conseguenza la Magistratura Sammarinese.
Per il momento, in questo clima di sospensione, tutti stanno preparando e affilando le armi di una campagna elettorale, che sarà giocata molto nei socials network e nell’informazione locale on line e cartacea.
I movimenti stanno proliferando in maniera considerevole, testimonianza questa della ricchezza dal punto di vista democratico della società civile.
Non però se in mano ad esclusi dalle precedenti elezioni o a emarginati politicamente dai partiti di provenienza alla ricerca di nuove visibilità o opportunità politiche.
L’unica costante in questa situazione irreale rimane la necessità, da parte di tutte le forze politiche, di ottemperare alle cosi dette “quote rosa”.
Ragione per la quale tutte le parti politiche sono alla caccia di figure femminili spendibili.

Alberto Rino Chezzi


Nel riquadro: “COME SOTTO COSI’ SOPRA” – 2004 – Ciaccaezetazetai – olio su tela e denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation