lunedì 19 dicembre 2011

Alternativa Democratica

E’ necessario costruire in Consiglio Grande e Generale un’Alternativa Democratica che, supportata dalla società civile, sia in grado di rompere quest’assurda indolenza della classe politica.





San Marino 19 dicembre 2011/1710 d.F.R.


Quanto sta succedendo nel Paese e in particolar modo a seguito delle rivelazioni sulle infiltrazioni e connessioni con la malavita organizzata ha lasciato “l’altra parte” del Paese sbigottita e incredula.

La pubblicazione delle intercettazioni è sconvolgente.

E’ vero che esiste una questione morale per la politica nostrana.

E questa è tutta incentrata su una crescita disorganica e non funzionale agli interessi del Paese del nostro sistema bancario e finanziario, origine della maggior parte dei nostri guai.

Sulla “confusione” tra interessi pubblici e privati da parte di chi doveva promuovere esclusivamente quelli pubblici.

Ora che è arrivato il tempo delle vacche magre, la società civile in assenza di risposte adeguate dalla classe politica, cerca di auto organizzarsi.

Almeno per pungolare la stessa politica a rinnovarsi ed emarginare non solo i cosiddetti “inguaiati”, presenti e futuri, ma anche a riacquisire una credibilità sempre più minata da vecchie logiche di gestione del potere.

Non si può non ripartire dalla stessa politica per troncare con il passato e rimodellare una società con regole chiare di convivenza basate sulla legalità, trasparenza, equità e solidarietà.

Se non saranno “sterilizzati” a tempi brevissimi coloro che, in una qualche maniera hanno inquinato le istituzioni e il tessuto economico e sociale di San Marino, il sistema politico ne sarà travolto.

Il processo non è dei più semplici.

E' più facile dirsi che farsi.

Gli “inguaiati”, presenti e futuri, in un potente movimento trasversale alle forze politiche, difficilmente faranno passi indietro.

Tutt'altro, cercheranno di mantenere le posizioni che in questo momento gli assicurano una sorta d’immunità.

E’ necessario costruire in Consiglio Grande e Generale un’Alternativa Democratica che, supportata dalla società civile, sia in grado di rompere quest’assurda indolenza della classe politica.

Un’Alternativa Democratica trasversale a tutti i partiti, oramai vecchi e svuotati delle loro idealità più alte e profonde.

Un’Alternativa Democratica sana, non compromessa, giovane e con una visione di San Marino “diversa”.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Nel riquadro: “TEOREMA SCP” – 1999 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation

lunedì 12 dicembre 2011

Principe cercasi

La speranza è che arrivi il Principe o più Principi e che questi siano quelli che risveglino la bella addormentata.

Un Principe che sia vero e possibilmente non una sbiadita fotocopia del passato.






San Marino, 12 dicembre 2011/1711 d.F.R.


Come nella favola di Charles Perrault, “La bella addormentata”, la Repubblica di San Marino sembra essersi addormentata a seguito del maleficio profetico.

Addormentata soprattutto nelle coscienze in un rassegnato attendismo, senza idee per il futuro.

Sembra un piccolo natante in un oceano sempre più in tempesta.

La cittadinanza sta, però, prendendo piano piano coscienza di come lo scafo, seppur piccolo, sia comunque robusto.

Robustezza data dalle nostre tradizioni Repubblicane, ove la gestione della cosa pubblica diventa l’elemento fondante e collante tra gli appartenenti alla nostra piccola comunità.

La politica unitamente ai centri di potere istituzionalizzati, ossia banche, sindacati e associazioni imprenditoriali, non hanno dato in questi anni le risposte che ci si attendeva, ma per questo non vano delegittimati.

L’insieme dei “bravi ragazzi”, partito trasversale ai partiti, andati al potere alla fine degli anni ottanta, non ha ancora mollato la presa del comando, mostrando una longevità con pochi eguali nei paesi democratici. Europei.

Senza mai preoccuparsi di creare le condizioni affinché vi fosse un ricambio vero, anche in tutti gli organismi pubblici e privati.

Riforme e riformette per cambiare tutto senza cambiare in realtà nulla.

Senza mai preoccuparsi di “contenere” le potenti lobby affaristiche che, dal territorio alla finanza, hanno condizionato per tre decenni la vita economica e politica di San Marino.

Queste lobby sono sempre quelle che, con il supporto dei “bravi ragazzi”, ci propinano improbabili movimenti anche culturali, pieni di ricette salva Paese, con indicazioni favorevoli ai business che possono renderle sempre più potenti.

La cittadinanza è sempre di più pronta a esprimere giudizi, anche critici, nei confronti di chi ha responsabilità di governo e non indica o propone prospettive.

Dopo trent’anni di regalie nel pubblico e nel privato è arrivato il momento che, porti il peso maggiore dei costi che dovremo sostenere, chi di questi ha avuto più benefici dal sistema.

La speranza è che arrivi il Principe o più Principi e che questi siano quelli che risveglino la bella addormentata.

Un Principe che sia vero e possibilmente non una sbiadita fotocopia del passato.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Nel riquadro: “PARPAIA” – 2004 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation

martedì 6 dicembre 2011

I figli del sistema

Ecco che Banca Centrale si trova ad essere la chiave principale non solo del comparto finanziario sammarinese ma anche di tutto il comparto economico nel suo complesso.





San Marino 5 dicembre 2011/1711 d.F.R.


Con la messa in Amministrazione Straordinaria della Banca Commerciale Sammarinese un altro figlio del sistema è caduto momentaneamente.

Il nostro “Istituto Principe” di regolamentazione del sistema bancario e finanziario procede a spron battuto ed in piena autonomia al riassestamento dell’intero comparto.

Rispondendo sia a logiche di adeguamento a standard internazionali sia a logiche di controllo e vigilanza interna che lo vedono fronteggiare l’emergenza delle infiltrazioni criminali in Repubblica.

Al momento risultano complessivamente quarantacinque soggetti abilitati da Banca Centrale all’esercizio dell’attività bancaria, finanziaria e assicurativa.

I tre anni appena trascorsi hanno sconvolto un sistema impreparato in termini di know how e professionalità.

Le note problematiche di liquidità legate al drenaggio dello “scudo” ed alla sempre più pesante crisi finanziaria internazionale ed europea in particolare hanno indotto accorpamenti e liquidazioni coatte e volontarie.

Ecco che Banca Centrale si trova ad essere la chiave principale non solo del comparto finanziario sammarinese ma anche di tutto il comparto economico nel suo complesso.

Diversi sono i malumori interni espressi non solo da parte dei semplici correntisti o da parte degli stessi operatori ma anche e soprattutto dalla politica che si vede costretta a rincorrere e dover gestire, per quanto gli compete un’emergenza dietro l’altra.

Purtroppo siamo tutti figli dello stesso sistema, ed è arrivato il momento di guardarsi allo specchio e, se non è già stato fatto, di ripensarci velocemente anche come sistema finanziario e bancario Banca Centrale compresa.

Se vogliamo sopravvivere in maniera dignitosa.

Il sistema finanziario e bancario, con i meccanismi di tracciamento delle operazioni e della limitazione dell’uso dei contanti è oggi in grado di individuare immediatamente tutte le criticità della nostra economia.

La politica deve infine fare la massima chiarezza nei suoi rapporti con la finanza.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Nel riquadro: “CUOREINFRANTO” – 2003 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation