lunedì 28 settembre 2009

Erga omnes Contra Omnes

Evitare una strumentalizzazione meramente politica dei rinnovi contrattuali, facendo contemporaneamente gli interessi delle categorie e del Paese.




San Marino 28 settembre 2009/1709 d.F.R.

In un primo momento il fatto che vi fossero due contratti nel settore artigianale, sembrava una situazione a dir poco bizzarra.

Così come inconsueto sembrava l’aspro confronto all’interno del mondo sindacale, per impedire la nascita di un terzo sindacato, organizzato invece da decenni in una centrale unitaria.

La firma delle tabelle retributive per il settore industria e artigianato, rivendicando contestualmente la validità erga omnes dei contratti da parte dell’OSLA, ha innescato tutt’altra analisi.

Lo strappo prevaricante nei confronti dell’associazione degli Artigiani prima e di quella degli Industriali poi, ha portato alla luce il problema vero delle associazioni di categoria imprenditoriali: la rappresentatività.

Anche nel versante sindacale le relazioni sono avvelenate dalla medesimo tematica.

Urge perciò fare chiarezza sui numeri, per poter sgombrare così il campo dall’autoreferenzialità.

I numeri devono essere effettivi e dichiarati.

Per avere dati reali si deve però eliminare il fenomeno della doppia appartenenza a più organizzazioni.

L’imprenditore ed il lavoratore devono sì aver la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare, ma una sola deve essere l’associazione scelta.

E’ questo il punto da cui ripartire per ridefinire i rapporti in maniera corretta e trasparente con regole condivise, sia in ambito imprenditoriale che sindacale.

Solo così si può evitare una strumentalizzazione meramente politica dei rinnovi contrattuali, facendo contemporaneamente gli interessi delle categorie e del Paese.

In alternativa che ci aspetta è una conflittualità accesa, una politica del tutti contro tutti, l’inutilità di un tavolo tripartito e la vittoria della strategia della coltivazione del proprio orto.



Nel riquadro: "Psychologist" - 1999 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 150 x 100 - courtesy EC foundation

lunedì 21 settembre 2009

Per un nuovo Stato dell'arte

E' questa per la politica e le nostre istituzioni una grande opportunità per la creazione di un nuovo Stato dell'arte.






San Marino 20 settembre 2009/1709 d.F.R.


Qualcosa si stà finalmente muovendo. La partecipazione di San Marino alla Biennale di Venezia, dopo oltre vent’anni dall’ultima volta, può essere l’inizio di un’attenzione nuova e diversa da parte della politica e delle istituzioni verso l’arte e dei benefici che da questa ne possono derivare per la società ed il Paese. L’arte è sempre stata portatrice di messaggi, di cultura, di conoscenza, per assurdo anche quando non ne era tutelata la sua libertà espressiva. Valorizzare il patrimonio artistico, inteso anche come supporto ai soggetti che fanno e promuovono arte, può essere in questo momento di riassestamento del nostro sistema economico, sicuramente più che opportuno. L’arte è anche, come nel caso della Biennale di Venezia per San Marino, un formidabile strumento di comunicazione verso l’esterno.Per dire che cosa? Che la nostra Repubblica ha tante persone che pensano liberamente, che hanno una grande anima e ricchezza di espressione. Non siamo solo il Paese dei cosiddetti privilegi fiscali e finanziari. Nel Mondo alcune realtà sono rinate sull’arte, si pensi per tutte a Bilbao con il Museo Guggenheim. L’arte è un bene da preservare, perché intimamente legato alla libertà, nostro valore principe. Possibilità di esprimersi nel massimo della libertà mentale, senza limiti, è questo il grande privilegio di cui gode l’artista.Per questa ragione l’artista si trova nella condizione di proporre un impegno di “trasformazione sociale responsabile”, portando la creatività, cioè l’arte, ad interagire direttamente e a integrarsi con ogni ambito del tessuto sociale, dall’economia alla politica, dalla scienza alla religione, dalla produzione all’educazione. Vi è un gran fermento artistico nel Paese. E’ questa per la politica e le nostre istituzioni una grande opportunità, che và colta ora, per la creazione di un nuovo Stato dell’arte.

Nel riquadro: "Vistagiardino" - 1998 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 60 x 50 - courtesy EC foundation

domenica 20 settembre 2009

San Marino - Cina: confronto tra sistemi bancari


La tavola rotonda un’importante occasione per porre le basi di un rapporto privilegiato






San Marino 20 settembre 2009 - 1709 d.F.R.

“Bank of China e il sistema bancario Sammarinese” è il tema della tavola rotonda ospitata nella nuova sala conferenze dall’ Ente Cassa Faetano oggi alle ore 17,30.
L’appuntamento, nell’ambito dei festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, è a conclusione di una giornata d’incontri con quattro segreterie: Cultura, Turismo, Esteri e Industria, a testimonianza dei profondi rapporti di amicizia tra i due paesi.
Tra le quaranta persone facenti parte della nutrita delegazione cinese, guidata da Li Janping, anche l’ambasciatore a Roma Sun Yuxi.
“E’ un’occasione importante per confrontare i sistemi finanziari cinese e sammarinese, e su come questi supportino l’economia reale” dice Gianfranco Terenzi, presidente dell’Associazione di Amicizia San Marino Cina. “In quest’ottica, San Marino pone le basi di un rapporto privilegiato con la Repubblica Popolare Cinese, inquadrandolo nel contesto europeo. L’adozione delle normative anti-riciclaggio e la protezione degli investimenti rendono la Repubblica di San Marino una realtà attraente per gli investimenti ed i servizi finanziari provenienti dal continente asiatico.”
Relatori alla tavola rotonda Yang Xuepeng e Du Ruigang top manager della Bank of China, il direttore generale di Banca Centrale Luca Papi, il presidente dell’Ente Cassa Faetano Fabio Gasperoni ed il Segretario di Stato alle Finanze Gabriele Gatti.
E’ convinzione dell’Associazione che il profondo legame di amicizia è il presupposto che renderà i rapporti tra i due paesi molto più saldi ed incrementerà le opportunità per gli operatori economici di entrambi paesi.

sabato 19 settembre 2009

Tavola Rotonda: "Bank of China e il sistema bancario sammarinese"


Pubblichiamo il seguente comunicato stampa






San Marino 18 settembre 2009 - 1709 d.F.R.


E’ un calendario fitto di incontri per la delegazione Cinese che domani sera arriverà in Repubblica , quello preparato dall’ Associazione di Amicizia San Marino-Cina, per i festeggiamenti del 60° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Domenica 20 settembre la delegazione, di cui fa parte anche l’ambasciatore Cinese a Roma Sun Yuxi, incontrerà nella mattinata i Segretari di Stato alla Cultura e al Turismo, Romeo Morri e Fabio Berardi.

Nel pomeriggio, la delegazione incontrerà invece i Segretari agli Esteri ed all’Industria, Antonella Mularoni e Marco Arzilli.

A Faetano, alle 17,30 è prevista la Tavola Rotonda “Bank of China e il sistema bancario Sammarinese” ospitata dall’ Ente Cassa Faetano. Interverrano il segretario alle Finanze Gabriele Gatti, i manager di Bank of China in Italia Yang Xuepeng e Du Ruigang, il direttore generale di Banca Centrale Luca Papi ed il presidente dell’Ente Cassa Faetano Fabio Gasperoni. La giornata si chiuderà con la cena di gala al Grand Hotel di San Marino.

Segreteria

Associazione Amicizia San Marino Cina


mercoledì 16 settembre 2009

San Marino e Cina sempre più vicine


Pubblichiamo il seguente comunicato stampa.




San Marino 16 settembre 2009 - 1709 d.F.R.






L’Associazione di Amicizia San Marino Cina festeggia il 60° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. I festeggiamenti in occasione del 60° anniversario della Fondazione della Repubblica Popolare Cinese non avverranno solo in Cina. Anche l’Associazione di Amicizia San Marino- Cina, grazie agli ottimi rapporti di amicizia e di collaborazionecoltivati negli anni per attività culturali ed economiche, organizza per tale ricorrenza dei festeggiamenti in San Marino nei giorni 19 e 20 Settembre 2009.

La delegazione Cinese, sarà presente con l’ambasciatore cinese a Roma e rappresentanti istituzionali di diverse province, dirigenti ed alti funzionari del settore turistico e finanziario.

I festeggiamenti, saranno perciò anche l’occasione per una fitta serie di incontri a livello istituzionale tra i componenti la delegazione cinese ed i rappresentanti politici sammarinesi, nell’ottica di un rafforzamento e sviluppo dei rapporti ultra decennali tra i due paesi, basati su un profondo sentimento di amicizia e fratellanza.

E’ organizzata anche una Tavola Rotonda con il seguente tema: “Bank of China e il Sistema Bancario Sammarinese”, che vedrà la presenza di funzionari della Bank of China come relatori insieme ai vertici del sistema finanziario della Repubblica di San Marino.

E’ questo un confronto dedicato agli addetti ai lavori che svilupperà un’analisi dei due sistemi finanziari e bancari.


La segreteria

domenica 6 settembre 2009

Pieghiamoci ma non spezziamoci

Una pressione esterna ingiustificata sia per le dimensioni della nostra realtà che dei fenomeni economici che la stessa genera. E allora facciamo di necessità virtù: pieghiamoci ma non spezziamoci.

San Marino 6 settembre 2009

E’ un momento difficile per il Paese. Crisi economica, Moneyval, OCSE, i rapporti bilaterali con la grande e vicina Italia. Tutto sembra non funzionare più. Soffriamo una pressione esterna ingiustificata sia per le dimensioni della nostra realtà che dei fenomeni economici che la stessa genera. Alcuni dati: le entrate di Bilancio dello Stato 2008 (€. 687 ml) sono pari all’incirca ai ricavi 2008 del Gruppo Ferragamo operante nel settore tessile (€. 691) mentre tutta la raccolta interna di denaro (€. 14.250 ml nel 2008) non supera quella di Carige, (€. 20.960 ml nel 2008): medie realtà queste nel panorama industriale italiano. Nonostante tutto in Repubblica, l’incertezza regna sovrana. Il sistema sotto attacco ed assedio da mesi, non è stato in grado di dare una risposta degna di tale nome. Anzi ci siamo presentati divisi, improvvisamente tutti virtuosi e senza un minimo di dibattito interno sugli accordi che si andranno a firmare. La santa inquisizione scatenata dal ministro Giulio Tremonti contro San Marino, considerata una dependance che crea solo problemi, non ha volutamente tenuto conto del fatto che in termini di valori assoluti siamo sostanzialmente ininfluenti. Potranno esserci delle distorsioni nel nostro sistema, ma è sufficiente passare il confine che di frodi, evasioni, finte residenze, infiltrazioni mafiose, riciclaggio ne abbiamo un campionario più che significativo. Non siamo un paese di briganti. La regione più importante del Nord Italia, lo è anche in termini di evasione a livello nazionale. Fenomeno questo particolarmente radicato in Italia e soprattutto delle grandi aziende che non hanno sicuramente necessità delle piccole realtà come San Marino per organizzarsi in tal senso. In Fiat, probabilmente non sanno nemmeno che esistiamo. Il ministro Giulio Tremonti però si. E allora facciamo di necessità virtù: pieghiamoci ma non spezziamoci.

Nel riquadro: "Puntocroce" - 2002 - Ciaccaezetazetai - olio su iuta - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation