domenica 29 novembre 2009

L'unione fa la forza

... una buona idea potrebbe essere una sorta di Mister Pesc che andasse a trattare direttamente a Bruxelles su posizioni condivise da tutti i sette Piccoli Stati.





San Marino 30 novembre 1709 d.F.R.



Mia madre me lo detto talmente tante volte che oramai è parte del mio dna: l’unione fa la forza. Il pensiero vi è immediatamente corso alla notizia della 4^ Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa, tenutasi dal 23 al 24 novembre a Cipro. San Marino, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco e Montenegro, si sono trovati “per ricercare forme valide di collaborazione e per elaborare posizioni condivise, per un contributo efficace nel contesto internazionale”. Nel momento in cui si capitolava nei confronti “dell’amica” Italia, praticamente indifesi dopo mesi di attacchi pesantissimi al nostro sistema, peraltro ancora non terminati, da Cipro si è levata una voce diversa. Una voce un po’ più forte delle solite. In particolare, i Presidenti di Parlamento dei Paesi partecipanti alla Conferenza“sottolineano gli sforzi dei propri Paesi nella lotta al riciclaggio di denaro e al consolidamento della cooperazione internazionale in materia di scambio di informazioni fiscali.

Confermano inoltre il diritto di ciascuno Stato di decidere, in piena sovranità, la politica fiscale per i propri residenti nel rispetto dei Trattati e delle Convenzioni internazionali esistenti, ricordando che i Piccoli Sati non sono responsabili della crisi economica mondiale e denunciando pertanto ogni insinuazione in merito”. Può essere benissimo che questa sia una delle tante voci inascoltate a livello internazionale ma sicuramente, se da mera dichiarazione si passasse ad un’azione politica coordinata ed incisiva da parte dei rappresentanti esteri dei sette paesi partecipanti alla Conferenza, forse un risultato diverso si potrebbe ottenere. Non penso ad un g7 in formato mignon, ma una buona idea potrebbe essere una sorta di Mister Pesc che andasse a trattare direttamente a Bruxelles su posizioni condivise da tutti i sette Piccoli Stati.


Nel riquadro: "8" - 2003 - Ciaccaezetazetai - olio su tela e jeans - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation

domenica 22 novembre 2009

Mister "One"

...l’uomo giusto, al posto giusto e soprattutto al momento giusto.... emergendo come “Mister One” dell’azione di Governo, pur non appartenendo formalmente ad esso.




San Marino 23 novembre 1709 d.F.R.


Sono passati quasi due mesi da quando Tito Masi è stato eletto Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio. Come è nel suo stile, si è mosso in maniera decisa e con le idee soprattutto chiare. Non ha mandato a dire niente a nessuno. Ci ha pensato lui stesso in prima persona. Fin da subito ha percorso, la strategia d’uscita dall’affaire Delta: rientrare quanto prima nell’alveo delle regole imposte da Banca d’Italia dismettendo, come scelta obbligata, totalmente o parzialmente la partecipazione del gruppo italiano. Tornare banca del territorio è questo il futuro delineato da Tito Masi per la Cassa di Risparmio. Da quel momento, si è prodigato nel difendere l’istituto bancario più importante della Repubblica, prima da Fitch e poi dal Corriere della Sera. Si muove, a ragione, come se fosse il superministro dell’economia sammarinese. Incontra Mario Fantini, informa sullo stato di salute reale della Carisp e di Delta prima i partiti della maggioranza e poi quelli dell’opposizione. Riceve i sindacati italiani per Delta. Presiede il San Marino Forum 2009. Provvede alle nomine dei nuovi componenti il consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio. Si può dire che abbia già definito tutte le posizioni importanti della Cassa. A breve sicuramente definirà anche la cessione di Delta a Intesa San Paolo. Casualità: come per incanto Brunetta viene a San Marino e Berlusconi incontra i Capitani Reggenti. Come dire … l’uomo giusto, al posto giusto e soprattutto al momento giusto. Non particolarmente premiato alle ultime elezioni, ad un anno di distanza si ritrova in una posizione di grande prestigio e di influenza sul Paese. Per dirla proprio tutta incomincia ad “ombreggiare” parecchie prime donne della politica nostrana, emergendo come “Mister One” dell’azione di Governo, pur non appartenendo formalmente ad esso.

Nel riquadro: "Banana Cicle" - 1998 - Ciaccaezetazetai - olio tela - cm 50 x 70- courtesy EC foundation



domenica 15 novembre 2009

Il re è nudo

In questa guerra, da noi combattuta con pochi mezzi ma con grande prudenza e saggezza, l’elemento positivo è il risorgere di un sincero ed autentico sentimento di amor patrio.







San Marino 16 novembre 1709 d.F.R.

Come nella fiaba di Andersen oggi, fingiamo tutti di non vedere la progressiva perdita di sovranità della nostra Repubblica. Con lo scippo di Delta a Cassa di Risparmio, per la verità non ancora conclusosi, si è di fatto messo in difficoltà il sistema bancario e finanziario. Difficoltà aggravate dallo scudo e dalla convenzione non ancora sottoscritta dall’Italia. Il piatto ci è stato servito con a supporto una campagna mediatica e di disinformazione dichiaratamente ostile e senza precedenti. Da tutto questo ne usciamo con una grande opportunità: reimpostare il modello di sviluppo di San Marino. Ma il re… è nudo anche in Italia. Se vi è un accanimento così forte nei confronti delle sacche di evasione nella penisola è perché non si è risolto il problema a monte. Il ministro del tesoro passerà alla storia solo per la finanza creativa e per gli scudi ma non per scelte di grande coraggio in materia fiscale che potrebbe invece fare. Se non sarà riformato il sistema impositivo, al di fuori dei nostri confini vi sarà sempre il sommerso e l’evasione. Non è colpa né nostra, né degli altri paesi in cui vigono fiscalità accettabili, se in Italia vi sono condizioni talmente inique che inducono i contribuenti a rompere quel patto di mutua assistenza tra il cittadino e lo Stato. In questa guerra, da noi combattuta con pochi mezzi ma con grande prudenza e saggezza, l’elemento positivo è il risorgere di un sincero ed autentico sentimento di amor patrio. Ne è testimonianza non solo il nascere spontaneo di movimenti dalla società civile, ma anche l’interesse crescente della cittadinanza per le sorti dell’antichissima Repubblica. Il re è nudo e va perciò rivestito. Perlomeno il nostro ed anche velocemente. Ristabiliamo rapporti efficaci con l’Italia e quanto prima incominciamo a lavorare sull’operazione “sganciamento” già paventata dai nostri rappresentanti di governo.


Nel riquadro: "Blu Gins." - 2002 - Ciaccaezetazetai - olio su jeans - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation



lunedì 9 novembre 2009

La crisi dell'uomo

Ma il ruolo della politica è di tenerci in ordine la casa, non di occuparsi delle nostre questioni intime.








San Marino 9 novembre 2009/1709 d.F.R.



Da "Riflessioni del nostro tempo" - Biblioteca di Misano
Il bello della politica - Roberto Escobar - 6 novembre 2009


"La politica deve, per quanto possibile, essere riportata nei suoi giusti termini, che sono termini di contorno. Il suo fine non deve essere quello di fornirci un vangelo o un catechismo, nè politico nè morale. La grande sventura del nostro tempo è appunto che la politica pretenda di darci tutti insieme un catechismo, una filosofia completa, e talora anche un modo di amare. Ma il ruolo della politica è di tenerci in ordine la casa, non di occuparsi delle nostre questioni intime. Per quel che mi riguarda, non so se un Assoluto ci sia o no. Ma so per certo che non è un problema politico. L'Assoluto è un affare non di tutti ma di ciascuno singolarmente. E i tutti devono regolare i rapporti con i singoli in modo che ciascuno possa avere spazio interiore per interrogarsi sull'Assoluto. Senza dubbio la nostra vita appartiene agli altri, ed è giusto che la spendiamo per gli altri, se è necessario. Ma la morte appartiene solo a noi stessi. Questa è la mia definizione di libertà."

Albert Camus, La crisi dell'uomo (conferenza tenuta a New York nel 1946)

Il ruggito del Leone

Mario Fantini lancia un appello che mi sento di sottoscrivere, affinché tutti i soggetti sammarinesi ritrovino quella compattezza e unità d’intenti che ha segnato il nostro passato.




San Marino 9 novembre 2009/1709 d.F.R.

Il Leone ha ruggito. Scaduti i termini di custodia cautelare Mario Fantini immediatamente fa sentire la propria voce. Da combattente quale è, difende San Marino, la Cassa di Risparmio e il gruppo Delta. Difende soprattutto la correttezza e la serietà dell’operato della banca, senza rinnegare il sistema San Marino nel quale è inserita. Ne ha per tutti. A cominciare da Banca d’Italia, nei confronti della quale ha rimarcato il fatto di aver ottemperato sempre a tutte le disposizioni e di essersi sottoposto come Delta, a tutte le ispezioni e controlli richiesti. Ha sottolineato anche come il nostro sistema bancario sia di fatto indenne da infiltrazioni mafiose. E’ questo un aspetto dell’operatività della banca al quale ha sempre dedicato particolare attenzione. Mario Fantini è una delle poche personalità che in questi 18 mesi di attacco alla Repubblica, ha speso delle parole forti ed a voce alta in suo favore. Non è purtroppo accaduto il contrario. Danneggiando la Cassa di Risparmio si è voluto danneggiare il sistema San Marino. E’ stato l’inizio, come dice Andrea Di Biase di Milano Finanza, della battaglia per “cancellare una volta per tutte San Marino come piazza finanziaria off-shore”. L’intreccio tra l’attacco alla Cassa di Risparmio e la vendita forzata del gruppo Delta, rendono più che sospetti i ritardi italiani nella firma dell’accordo bilaterale sulla doppia imposizione fiscale. Il tutto sembra tarato temporalmente affinché San Marino sia ridimensionata e torni ad essere, se mai lo è stata, un “problema” interno tutto e solo esclusivamente italiano. Pur pagando un conto salatissimo, in attesa che emerga la verità su una vicenda che ancora non è chiusa, Mario Fantini lancia un appello che mi sento di sottoscrivere, affinché tutti i soggetti sammarinesi ritrovino quella compattezza e unità d’intenti che ha segnato il nostro passato.


Nel riquadro: "5 T.C." - 2002 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation