lunedì 26 ottobre 2009

Il futuro a due dimensioni



Radunare le migliori intelligenze dei sammarinesi, di chi vive in Repubblica o comunque ha un rapporto di profondo amore con il monte Titano è una strada percorribile







San Marino 26 ottobre 2009/1709 d.F.R.

Un paese che vive a due dimensioni. Ecco quello che sembriamo. Manca la variabile dello spazio ossia mancano le prospettive. A meno che se queste ci sono, chi ha le responsabilità non solo politiche ma anche istituzionali, abbia l’intenzione di comunicarcele a breve. Siamo rimasti inchiodati per mesi sugli esami Moneyval e sulla firma di una convenzione che tarda ad arrivare. Abbiamo approntato tutta una serie di cambiamenti anche importanti per adeguarci ai nuovi standard internazionali. Pochissime sono però le parole che sono state spese sul futuro del nostro sistema. E’ disarmante come non vi sia stato nel paese un approfondito dibattito su questo. Il sistema ha investito risorse importanti sul forum Ambrosetti, con il contraltare di McKinsey, per ottenere francamente meno delle aspettative, sia in termini di relazioni esterne che di prospettive di sviluppo alternative. Era una strada da percorrere ma non era l’unica e sicuramente non sarà sufficiente. Come sempre e come ci insegna la storia nessuno è profeta in patria. Ma radunare le migliori intelligenze dei sammarinesi, di chi vive in Repubblica o comunque ha un rapporto di profondo amore con il monte Titano è una strada percorribile. Chiamarle a raccolta per far che cosa? Per ripensare il sistema, migliorarlo, internazionalizzarlo. Il forum potrebbe essere fatto questa volta dai soli sammarinesi, con la partecipazione di tutte le istituzioni e con il supporto esterno di grandi personalità internazionali del mondo politico, scientifico, industriale, artistico e sportivo. Con la politica che lo affianchi e lo sostenga discretamente, per dar modo alla società civile di esprimersi liberamente fuori dalle logiche di potere. Come dire, una sorta di costituente per un sistema che và ripensato nei rapporti esterni ma anche e soprattutto in quelli interni.


Nel riquadro: "RSM" - 2003 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation



domenica 18 ottobre 2009

Buriane d’autunno


Raduniamo le nostre intelligenze migliori, soprattutto quelle che amano questa piccola Repubblica








San Marino 18 ottobre 2009/1709 d.F.R.

Nonostante l’uscita dalla famigerata grey list, vissuta da tutti come una vittoria ed una riabilitazione a livello internazionale, molteplici sono i venti gelidi che soffiano sul Paese. All’esterno rimane il nodo dei rapporti con l’Italia. In attesa della “madre di tutte le firme” sulla convenzione contro le doppie imposizioni, và comunque recuperato un rapporto basato veramente per entrambi veramente sull’amicizia ed il buon vicinato. All’interno numerose e cariche di problemi sono le nubi che profilano all’orizzonte. La vicenda Cassa di Risparmio con la partecipata Delta è ancora irrisolta. La diminuzione del gettito fiscale, sia IGR che monofase, produrrà un disavanzo importante di bilancio per il 2009. La spesa corrente invece di diminuire cresce con una PA che deve essere ancora razionalizzata, motivata, resa efficiente per fornire servizi adeguati al Paese. Un contratto di lavoro in attesa di essere sottoscritto da parte dell’Associazione Industriali, nonostante le forzature prodotte sfruttando l’erga omnes. La crisi economica finanziaria che attanaglia il nostro sistema industriale con un ricorso importante alla cassa integrazione ed agli ammortizzatori sociali. Il sistema bancario che soffrirà gli effetti dello scudo fiscale sottraendo risorse per le necessità domestiche. Il cambiamento a cui stiamo assistendo è epocale. Le decisioni che si andranno a prendere incideranno non solo sui destini di tutti i cittadini ma anche su quelle delle future generazioni. E’ necessario ripensare il sistema, formare le risorse umane per gestirlo, salvaguardare nel contempo il patrimonio che abbiamo sia in termini di cultura, di territorio, di storia e di libertà. Per farlo però, non serve sempre andare fuori, raduniamo le nostre intelligenze migliori, soprattutto quelle che amano questa piccola Repubblica.

Nel riquadro: "Pioggia" - 1999 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 100 x 150 - courtesy EC foundation

lunedì 12 ottobre 2009

"Zambo" e la via della seta


Noi siamo un piccolo Stato che, proprio per le sue ridotte dimensioni, deve utilizzare al meglio tutte le risorse a sua disposizione.









San Marino, 12 ottobre 2009/1709 d.F.R.


In Cina, Gian Franco Terenzi non solo è il sammarinese più conosciuto ma è anche un politico profondamente rispettato. E’ indubbio il fatto che, l’impegno ultraventennale nell’animare e presiedere l’Associazione di Amicizia San Marino Cina, abbia prodotto dei riscontri positivi non solo alla sua azione politica, ma anche e soprattutto a San Marino ed alle sue istituzioni. Non sto qui ad elencare quanto realizzato nel corso degli anni. Mi preme invece evidenziare come in questo lungo tragitto, fatto soprattutto di costanza, è come se Gian Franco Terenzi avesse individuato e percorso una sua personalissima via della seta. Questa via è segnata da un accordo del 1985 che ha un profondo significato politico: la reciproca abolizione dei visti d’ingresso. Sottoscritto dalla Cina con pochissimi altri paesi al mondo, indica già una sorta di corsia preferenziale per il nostro Paese. E’ un mattone importante per definire e sottoscrivere un grande trattato di amicizia in materia di doppia imposizione, scambio di informazioni, accordi commerciali e di cooperazione economica con la Cina con tutti i benefici possibili che ne possono scaturire. Terenzi e l’Associazione di Amicizia San Marino Cina potranno dare un contributo importantissimo nella definizione di questo accordo strategico per la nostra Repubblica. Noi siamo un piccolo Stato che, proprio per le sue ridotte dimensioni, deve utilizzare al meglio tutte le risorse a sua disposizione. Soprattutto ora che le pressioni internazionali nei confronti di San Marino sono fortissime. Questo breve intervento vuole essere non solo una testimonianza di affetto e amicizia verso una persona che conosco da tanti anni, ma anche un pubblico incitamento a proseguire e a intensificare i rapporti con la Cina, un grande paese destinato a condividere la leadership mondiale.



Nel riquadro: "Iris" - 2001 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation

lunedì 5 ottobre 2009

Il buon capro espiatorio

Come si dice: un buon capro espiatorio vale quasi quanto una soluzione.






San Marino, 5 ottobre 2009/1709 d.F.R.


Il ridimensionamento dell’unicum - così come autorevolmente ci hanno definito –non è per il momento interamente completato. L’essere usciti dalla lista grigia per far parte dei paesi virtuosi, non sembra però più essere sufficiente fuori confine. L’impressione che la ratifica degli accordi con l’Italia debba aspettare tempi migliori, è oramai una certezza. Probabilmente il ministero dell’economia vorrà vedere come procede e che risultati darà lo scudo fiscale. Più che dalla nostra micro realtà i risultati e i rimpatri dovranno venire dai paesi che hanno effettivamente raccolto, gestito e nascosto al fisco italiano gli ingenti capitali frutto dell’evasione. I dati. Complessivamente le regolarizzazioni in percentuale di tutti gli scudi precedenti sono state per il 71% dalla Svizzera, per il 14% dal Lussemburgo e per l’1 % da San Marino. In base alle stime dei maggiori quotidiani italiani, i denari neri che gli italiani hanno affidato ai forzieri esteri ammontano a 500 miliardi: 300 sarebbero in Svizzera, di cui 200 in Ticino. La raccolta complessiva del sistema bancario sammarinese, non supera i 14 miliardi dei quali oltre la metà è raccolta interna. I capitali italiani sono rientrati in Lombardia per il 66% ed Emilia Romagna per il 4%. La caverna di Alì Babà non è quindi certamente da noi, ma in realtà con le quali non si può fare la voce poi così grossa. E’ allora necessario spaventare i contribuenti italiani con un bell’esempio. San Marino ha sicuramente fatto al caso al momento giusto. Come si dice: un buon capro espiatorio vale quasi quanto una soluzione. Nonostante tutto però il Paese ha reagito e a tappe forzate ha superato il severo esame Moneyval e GAFI. Rimane l’importante nodo Italia, con la quale si è da mesi cambiato registro, indotti a ragione anche dalle notevoli pressioni non solo politiche ma anche giudiziarie.



Nel riquadro: "Cavallo bianco" - 2002 - Ciaccaezetazetai - tecnica mista - cm 30 x 22 - courtesy EC Foundation