lunedì 12 dicembre 2011

Principe cercasi

La speranza è che arrivi il Principe o più Principi e che questi siano quelli che risveglino la bella addormentata.

Un Principe che sia vero e possibilmente non una sbiadita fotocopia del passato.






San Marino, 12 dicembre 2011/1711 d.F.R.


Come nella favola di Charles Perrault, “La bella addormentata”, la Repubblica di San Marino sembra essersi addormentata a seguito del maleficio profetico.

Addormentata soprattutto nelle coscienze in un rassegnato attendismo, senza idee per il futuro.

Sembra un piccolo natante in un oceano sempre più in tempesta.

La cittadinanza sta, però, prendendo piano piano coscienza di come lo scafo, seppur piccolo, sia comunque robusto.

Robustezza data dalle nostre tradizioni Repubblicane, ove la gestione della cosa pubblica diventa l’elemento fondante e collante tra gli appartenenti alla nostra piccola comunità.

La politica unitamente ai centri di potere istituzionalizzati, ossia banche, sindacati e associazioni imprenditoriali, non hanno dato in questi anni le risposte che ci si attendeva, ma per questo non vano delegittimati.

L’insieme dei “bravi ragazzi”, partito trasversale ai partiti, andati al potere alla fine degli anni ottanta, non ha ancora mollato la presa del comando, mostrando una longevità con pochi eguali nei paesi democratici. Europei.

Senza mai preoccuparsi di creare le condizioni affinché vi fosse un ricambio vero, anche in tutti gli organismi pubblici e privati.

Riforme e riformette per cambiare tutto senza cambiare in realtà nulla.

Senza mai preoccuparsi di “contenere” le potenti lobby affaristiche che, dal territorio alla finanza, hanno condizionato per tre decenni la vita economica e politica di San Marino.

Queste lobby sono sempre quelle che, con il supporto dei “bravi ragazzi”, ci propinano improbabili movimenti anche culturali, pieni di ricette salva Paese, con indicazioni favorevoli ai business che possono renderle sempre più potenti.

La cittadinanza è sempre di più pronta a esprimere giudizi, anche critici, nei confronti di chi ha responsabilità di governo e non indica o propone prospettive.

Dopo trent’anni di regalie nel pubblico e nel privato è arrivato il momento che, porti il peso maggiore dei costi che dovremo sostenere, chi di questi ha avuto più benefici dal sistema.

La speranza è che arrivi il Principe o più Principi e che questi siano quelli che risveglino la bella addormentata.

Un Principe che sia vero e possibilmente non una sbiadita fotocopia del passato.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


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