lunedì 16 maggio 2011

Zambo e il cavaliere rosso

Quello che più importa però, soprattutto dal punto di vista politico è che la parte cinese ha ribadito il principio dell’uguaglianza tra i Paesi, piccoli o grandi che siano, senza distinzioni di sorta.






San Marino 16 maggio 2011/1710 d.F.R.

La tecnica del cavaliere bianco è usata in finanza come difesa per impedire la scalata ostile di una società da parte di un'altra.

Di fatto è l’intervento di una società amica che interviene finanziariamente a supporto e difesa della società che è oggetto della scalata.

E’ una metafora che ben si addice alle necessità contingenti del nostro Paese.

Purtroppo al momento non s’intravedono cavalieri bianchi all’orizzonte che intervengano per salvarci e supportarci nel superare questo difficilissimo momento.

Fatto salvo che non vi sia l’intenzione chiara ad aprirsi effettivamente agli investitori esteri.

Così come evidenziato anche dal direttore di Banca Centrale Dott. Mario Giannini al seminario “La gestione dei rischi finanziari” dove enuncia le direttrici per rilanciare il sistema finanziario: “attrarre i capitali esteri grazie a un’adeguata fiscalità, alla qualità dei prodotti e a una filiera di servizi a elevato valore aggiunto”.

Ecco allora che il cavaliere bianco può assumere anche colorazioni diverse secondo l’interlocutore.

L’Associazione di Amicizia San Marino Cina e il suo Presidente Gian Franco Terenzi, che riveste anche la carica di Presidente della Commissione Esteri, hanno fatto molto per aprire un importante canale di comunicazione con la Cina.

Nel nostro caso potremmo rinominare e trasformare il Cavaliere Bianco in Cavaliere Rosso.

La Cina è oggi un Paese con liquidità importanti, con un solido apparato industriale e finanziario e un mercato interno in grande espansione.

E’ un grande Paese che, seppure con tutte le sue problematiche e contraddizioni interne, ha sempre mantenuto un posto di primo piano nelle relazioni internazionali e nello sviluppo economico mondiale.

L’allacciamento dei rapporti diplomatici tra San Marino e la Cina risale al 1971.

Nel 2011 l’occasione è stata quella di festeggiare i quarant’anni di relazioni diplomatiche, culturali e di amicizia.

Che cosa è stato fatto e cosa c’è in programma?

Il 6 maggio si è tenuta a Pechino una seduta congiunta delle Commissioni Esteri Sammarinese e Cinese.

Oltre a celebrare i rapporti di consolidata amicizia tra i due Paesi si sono create le condizioni politiche affinché la nostra piccola Repubblica di San Marino possa divenire un affidabile ponte di unione tra Oriente ed Europa.

Lo scopo dell’incontro politico è stato quello di “contribuire in modo determinante all’instaurazione delle condizioni idonee al radicamento e allo sviluppo di quanto mai auspicabili forme di cooperazione economica e commerciale tra le varie realtà - imprenditoriali, bancarie e commerciali – operanti nei nostri due Paesi”.

I due Governi stanno esaminando una possibile convergenza su temi importanti che produrranno nuovi accordi: contro le doppie imposizioni sul reddito, sullo scambio delle informazioni in materia fiscale e infine sulla protezione e promozione degli investimenti.

Quello che più importa però, soprattutto dal punto di vista politico è che la parte cinese ha ribadito il principio dell’uguaglianza tra i Paesi, piccoli o grandi che siano, senza distinzioni di sorta.

Tale visita sarà ricambiata da parte di una delegazione della Commissione Esteri Cinese alla fine del secondo semestre del 2011.

Sicuramente vi sarà anche una missione del nostro Segretario di Stato per gli Affari Esteri in Cina nel prossimo autunno.

Ieri è stata accolta a San Marino una folta delegazione cinese in rappresentanza di ben dieci diverse province della Cina, tra cui Gansu, Henan, Sichuan, Qinghai, Jilin e Shanghai, costituita da autorevoli rappresentanti delle istituzioni pubbliche e politiche, dell’imprenditoria e del turismo.

Ricevuta in udienza dagli Ecc.mi Capitani Reggenti, alla delegazione cinese in seguito è stato illustrato il sistema economico di San Marino da parte del Segretario di Stato all’Industria e di quello alla Cultura, supportati dal Direttore della Camera di Commercio e da un funzionario della Segreteria al Turismo.

Anche la nostra radiotelevisione ha avuto modo di approfondire possibili forme di collaborazione in vista anche dell’inizio a breve delle trasmissioni su due canali satellitari.

Con la sottoscrizione di tutti e tre gli importanti accordi sui quali stanno lavorando i nostri Segretari di Stato, potremo aprirci in modo trasparente e sereno, senza timori d’invasioni di sorta o limitazioni alla nostra sovranità, nel pieno rispetto delle nostre normative e di quelle internazionali.

Un’opportunità per il nostro Paese senza precedenti.

Un’opportunità che non va persa.

Alberto Rino Chezzi

www.smdazibao.blogspot.com

Nel riquadro: “DRAGONFLY” – 2009 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Matilde Chezzi

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