martedì 2 ottobre 2012

Caos prossimo venturo


Probabilmente il dopo elezioni, imporrà alle forze politiche scelte forti, di condivisione sulle cose da fare, per traghettare il Paese fuori dalle secche nella quali naviga oramai da quattro anni.



San Marino 2 ottobre 2012/1712 d.F.R.

A giorni saranno definitive le numerose liste, presumibilmente sei, che si presenteranno alle prossime elezioni con i rispettivi candidati. Se a queste si aggiungono i fantasmi che aleggiano sulle elezioni, l’astensionismo e il voto di protesta, il quadro di riferimento politico sarà particolarmente frammentario.
Frutto della vecchia e cattiva abitudine di definire prima le alleanze e poi, solo in via residuale, la ricerca delle convergenze programmatiche.
L’esatto contrario di quanto si voleva evitare con la vigente legge elettorale che tra le varie cose prevede anche la soglia di sbarramento per l’elezione dei propri rappresentanti in Consiglio.
Questa frammentazione alza notevolmente il rischio di un ballottaggio se nessuna delle coalizioni prevarrà in maniera significativa sulle altre.
Un messaggio che proviene dalla politica di profonda divisione del Paese.
Di mancanza d’idee e soluzioni condivise per individuare percorsi tesi a evitare l’implosione di un sistema prossimo al collasso non solo economico e finanziario ma anche di valori.
Probabilmente il dopo elezioni, imporrà alle forze politiche scelte forti, di condivisione sulle cose da fare, per traghettare il Paese fuori dalle secche nella quali naviga oramai da quattro anni.
Nei programmi elettorali, almeno in quelli disponili solo un elenco di buone intenzioni.
Probabilmente queste saranno disattese non perché non vi saranno le volontà, ma semplicemente perché mancherà la finanza necessaria per sostenere le riforme necessarie e indispensabili.
Ci saranno una gran confusione e caos.
Tutti contro tutti.
Come accade da tantissimo tempo, l’arte dovrà fare la parte di Cenerentola se non quella del fantasmino Ghost.
Peccato perché l’arte può essere un potente fattore di sviluppo per una microeconomia come quella sammarinese.
Peccato perché l’arte rappresenta la ricchezza emotiva e animica di ogni Paese, sia piccolo che grande, elevando il livello di coscienza di chiunque.
Evidentemente gli artisti e gli operatori sammarinesi del settore non hanno alcun peso elettorale e quindi di scarso interesse.

Alberto Rino Chezzi


Nel riquadro: “LUMACA CHE CORRE” – 2008 – Ciaccaezetazetai – olio su denim – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation  

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