lunedì 13 dicembre 2010

Le cose non dette

Ma se tutto brucia, come dice un grande saggio, una volta spenti i fuochi “le ceneri sono un ottimo fertilizzante”.







San Marino 13 dicembre 2010/1710 d.f.R.


La situazione finanziaria del nostro Paese inizia a essere preoccupante.

Il deficit di bilancio del 2010 è di 70 milioni di euro circa che sommato ai 40 milioni del 2009 ha già esaurito abbondantemente gli avanzi degli esercizi precedenti.

I provvedimenti contenuti nella finanziaria in discussione in Consiglio Grande e Generale testimoniano come le casse dello Stato siano esauste e prossime all’esaurimento.

Eppure, questa è una finanziaria che non ha il coraggio di affrontare i problemi principali della nostra Repubblica.

Sono più le cose non dette che dette.

Non vi sono indicazioni per un rilancio e un nuovo disegno del nostro sistema Paese.

Non si dice al Paese che non possiamo più permetterci il tenore di vita che abbiamo avuto fino ad ora.

Non si dice al Paese che non possiamo indebitarci ulteriormente, scaricando i costi sul futuro, per mantenere i livelli del presente.

Alla fine si arriva al collasso.

Anche la disoccupazione inizia a raggiungere preoccupanti livelli di guardia.

Non si prende atto che il sistema non è più in grado di supportare una Pubblica Amministrazione che è talmente “gonfiata” da non aver eguali al mondo.

Servono in questo momento scelte forti.

Una riforma fiscale che semplifichi gli adempimenti con la possibilità di poter accertare e tassare tutti i redditi.

Una riforma che introduca l’IVA intesa non solo come nuova fonte di entrate ma anche per portarci veramente in Europa.

Ma soprattutto un ridimensionamento della spesa pubblica, con particolare riferimento alla spesa corrente.

Non ha più ragion d’essere un apparato burocratico che ha funto fino ad oggi principalmente da ammortizzatore sociale.

Va ridimensionato, modernizzato e reso efficiente introducendo meccanismo di meritocrazia e responsabilità.

Lo si potrà fare solo privatizzando parte dei servizi forniti ai cittadini.

Tagliare gli sprechi e le spese inutili dovrà essere la parola d’ordine.

E’ il momento che tutti, politica, forze economiche, sindacali e sociali si assumano le responsabilità.

e gli oneri per superare questa fase di grande trasformazione.

Le scelte difficili sono sempre impopolari, e già ora che queste non sono ancora state fatte, si hanno invece i primi segnali di guerra con i primi focolai accesi.

Ma se tutto brucia, come dice un grande saggio, una volta spenti i fuochi “le ceneri sono un ottimo fertilizzante”.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Nel riquadro: “IL BILANCIO D’ESERCIZIO” – 2001 – Ciaccaezetazetai – olio su tela – cm 100 x 100 – courtesy of Ec Foundation

1 commento:

  1. Ho letto e riletto attentamente il tuo articolo e credo che formulare altre considerazione o pensieri sia del tutto superfluo.
    La realtà di San Marino non si discosta molto dalla crisi che ha investito il nostro pianeta.
    Certo si auspicava che in piccolo Stato Sovrano tutto potesse essere verificato e risolto senza cadere nel baratro in cui ci si ritrova.
    Chiudi l'articolo con una frase detta da un grande saggio " le ceneri sono un ottimo fertilizzante ".
    Io vorrei solo aggiungere, quale augurio per il prossimo Natale e l'inzio di un nuovo anno, che nella storia antica ( Egitto ) si diceva che la Fenice, uccello mitologico dall'aspetto maestoso e simile all'aquila imperiale, rinasceva dalle ceneri dopo la sua morte.
    LUIGI.

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