giovedì 18 novembre 2010

Sacrifici sì ma per tutti

Si deve assolutamente evitare di penalizzare le imprese, che già soffrono per problemi congiunturali e per le disposizioni fiscali emesse dall’Italia






San Marino 18 novembre 2010/1710 d.F.R.


Le ventilate ipotesi di correttivi fiscali di fine anno per recuperare risorse alle esigue ed esauste casse dello Stato non fanno che preoccupare seriamente tutti gli operatori del comparto privato.

Le imprese saranno le più penalizzate con una serie di addizionali straordinarie che non potranno che essere una soluzione tampone e non una risposta strutturale al deficit della Repubblica.

Provvedimenti che a breve diventeranno una certezza, ma che non vanno incontro alle necessità del Paese ed a un’equa ripartizione dei sacrifici.

Si deve assolutamente evitare di penalizzare le imprese, che già soffrono per problemi congiunturali e per le disposizioni fiscali emesse dall’Italia.

Il nostro welfare si sorregge in maggior parte dai prelievi sulla ricchezza da queste prodotte.

Si dovrebbe cercare piuttosto di creare le condizioni per attirare imprenditori che investano in occupazione e strutture, così come hanno già fatto Svizzera, Slovenia e Trentino Alto Adige.

Agevolazioni fiscali invece di addizionali a patto che si assuma, si investa e che si produca vera ricchezza.

D’altro canto, uno dei modi per recuperare risorse finanziarie è quello di risparmiare.

Non è più giustificabile una macchina dello Stato così elefantiaca.

E’ arrivato il momento di pensare velocemente ad una sua razionalizzazione, sburocratizzazione e significativo ridimensionamento recuperando nel contempo efficienza.

E’ improrogabile una sua riforma reintroducendo i concorsi, riequilibrando retribuzioni e riducendo o eliminando indennità che non hanno più ragione di essere.

Infine relativamente alle imposte è arrivato il momento che incomincino a pagarle tutti, con un carico fiscale equo legato al reddito ma anche al patrimonio.

Gli speculatori immobiliari in primis, le imprese, i lavoratori autonomi ma anche i lavoratori dipendenti che, a parità di reddito, hanno un carico fiscale più basso rispetto alle altre categorie di contribuenti.

Sacrifici sì, ma per tutti.


Alberto Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


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