lunedì 12 luglio 2010

Un nuovo patto

La politica deve dare risposte in tempi brevissimi, almeno verso l’interno, se vuole invertire questa diaspora individuando e definendo un nuovo patto tra Stato ed imprenditori.



San Marino 12 luglio 2010/1709 d.F.R.


Il fenomeno della fuga delle aziende si aggiunge alle problematiche che attanagliano da diversi anni l’industria sammarinese.
Il fatto che diverse aziende, tornino in Italia, è la testimonianza del fallimento di una politica industriale tesa ad attrarre tutti indistintamente, senza un minimo di selezione e senza un reale beneficio anche per il Paese stesso.
E’ l’occasione anche per fare un po’ di pulizia.
Rimarranno solo quelli, sammarinesi e non, che credono nel sistema, che su questo hanno investito e che hanno instaurato con il tessuto economico e sociale solide relazioni.
Il nostro target è sempre stata la piccola e media industria unitamente ad una molteplicità di microaziende locali.
Per il futuro sarà opportuno offrire agli imprenditori che vorranno investire in San Marino, non solo un minimo di agevolazioni fiscali - almeno quelle che comunemente vengono concesse anche nei paesi appartenenti all’Unione Europea - ma anche e soprattutto una serie di benefici in termini di sburocratizzazione, di accesso privilegiato ai mercati esteri ed alle fonti di finanziamento.
Agevolazioni vere e tangibili da concedersi a fronte di reali piani di investimento e di opportunità di lavoro per chi risiede e contribuisce alla vita della nostra piccola comunità.
Risorse dovranno essere recuperate e liberate soprattutto a favore della ricerca e dell’innovazione, nonché a supporto delle idee imprenditoriali dei giovani sammarinesi, vero futuro del Paese.
E’ evidente che andranno potenziate ed incentivate le strutture, istituzionali e non, che agevoleranno tali percorsi, quali camera di commercio, università, parco scientifico, banca centrale, enti no profit internazionali e nazionali, comprese le fondazioni.
La politica deve dare risposte in tempi brevissimi, almeno verso l’interno, se vuole invertire questa diaspora individuando e definendo un nuovo patto tra Stato ed imprenditori.

Alberto Chezzi

www.smdazibao.blogspot.com

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1 commento:

  1. Nuovo articolo, nuove speranze: un futuro per San Marino, i Sammarinesi - soprattutto i giovani - gli operatori economici e finanziari, le Banche.
    Si chiede una ristrutturazione che consenta in tempi brevi la " ripresa " del paese.
    Snellimento delle procedure, agevolazioni fiscali, finanziamenti mirati, Università, Parco scientifico,Enti no profit e Fondazioni devono essere il primo passo " obbligato ", la nuova regola tra Stato e cittadini ( imprenditori e non ) la risposta che tutti aspettiamo.
    Facciamo in modo che non resti " un sogno ", sappiamo bene che le " forze oscure " sono proprio quelle che dovrebbere difenderci e rappresentarci, sono le persone elette a condurre lo Stato verso affermazione e successo internazionale.
    Al momento non è stato fatto " nulla " anzi ............
    Sarebbe opportuno ricorfadre che non molti anni fa, in Francia, una regina, nel momento della grande crisi, disse al popolo: " se non avete il pane mangiate le brioches ".
    Poco dopo venne decapitata e fu fatta una pulizia doverosa nei confronti di chi aveva mancato il suo impegno.
    E' vero, da allora siamo cresciuti, molte cose sono cambiate ma i Politici dovrebbero ricordare che " i corsi e i ricorsi della storia " si presentano puntuali: ci sono situazioni che nessuno di noi deve accettare o subire passivamente. I nostri padri latini avrebbero aggiunto : memento homo .....
    CPL

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