domenica 16 maggio 2010

L'accanimento terapeutico

Purtroppo la cura, sta invece rischiando di compromettere la salute del malato. Ridefiniti e normalizzati i rapporti con l’Italia e perciò, volenti o nolenti con l’Europa, ci aspettano sacrifici e prove difficili, alle quali non siamo più abituati.



San Marino 17 maggio 1709 d.F.R.


Sembriamo un malato sul quale i medici si accaniscono con terapie sempre più forti. Il fisico ha però i suoi tempi di reazione. Oramai la lezione dovremmo averla già imparata. Il cammino per diventare un paese più virtuoso, lo abbiamo intrapreso. In sede internazionale sono state date tutte le risposte ai cambiamenti richiesti. Nel nostro Paese è attualmente in vigore una normativa antiriciclaggio, tra le più articolate ed avanzate d’Europa. Il sistema, seppure tra mille difficoltà, vi si è adeguato prontamente. Con la vicina Italia invece, non si riesce a trovare un “modus vivendi”, a ristabilire cioè quei legami di amicizia e rispetto reciproco che, da sempre, hanno caratterizzato i rapporti tra i due Paesi. Evidentemente il nostro medico ritiene sia opportuno insistere nella cura, anche in spregio alle convenzioni esistenti. Eppure si è intrapreso un cammino che ha richiesto un grande sforzo, soprattutto di riassestamento del sistema, adottando tutta una serie di provvedimenti ed iniziative ricomprese nel cosiddetto “pacchetto trasparenza”. Verrà a cadere l’anonimato societario e si darà corso alle rogatorie. Il nostro governo ha dato disponibilità anche sul fronte dello scambio automatico di informazioni modello OCSE. Tutto ciò non sembra però bastare. Di positivo sembra esservi, in questo momento di estrema difficoltà, un ricompattamento delle forze politiche in Consiglio Grande e Generale nel far fronte comune all’emergenza della normalizzazione dei rapporti con l’Italia. Purtroppo la cura, sta invece rischiando di compromettere la salute del malato. Ridefiniti e normalizzati i rapporti con l’Italia e perciò, volenti o nolenti con l’Europa, ci aspettano sacrifici e prove difficili, alle quali non siamo più abituati. Grecia, Spagna e la stessa Italia a breve, ne sono l’esempio avendone già tracciato la strada.


Alberto Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Pubblicato su l’Informazione del 17 maggio 2010


Nel riquadro: “F.C.P.” Fragole con la panna (particolare) – 2002 – Ciaccaezetazetai – olio su tela – cm 100 x 150 – courtesy EC Foundation

1 commento:

  1. da Luigi.

    Avevo già risposto al tuo articolo, ma non so per quale motivo si è cancellato:
    forse era troppo " acceso " ed è meglio così!
    In ogni caso ritengo che uno " STATO " debba avere gli anticorpi visto che in realtà lo stato è un insieme di persone, esseri umani.
    Così come ritengo che non sia sempre necessario farsi visitare e/o curare da presunti " luminari " e/o " maghi " stranieri.
    San Marino sta subendo un intervento chirurgico patrocinato da un personaggio " politico " superspeciliazzato in finanza internazionale il cui cognome inizia con il numero TRE, il numero perfetto: ma è poi così perfetto?. Forse bisognebbe ricordargli le parole del Vangelo: scagli la prima pietra chi non ha peccato!
    Sulla scorta delle sue affermazioni è partita cosi la CROCIATA Sammarinese: virtù finanziaria ad ogni costo. Non importa quali conseguenze distruttive porterà in questo piccolo ( solo per dimemsioni territoriali ) Stato Sovrano, l'importante è dimostrae agli altri il proprio potere. Storicamente i promotori di iniziative che alla fine e con il senno del poi si sono dimostrate inutili e deletrie non partecipano di persona, ma prendono medaglie ed onori restando a casa, ben difesi e protetti dalla loro posizione dal loro ruolo.
    Inoltre non bisogna dimenticare che i " politici " prima di approvare o far approvare una legge che porterà " sofferenze " risolvono il loro problema personale e quello della propria parentela ( mi sovviene la lex sulle donazioni ).
    Quanto vogliamo ancora sopportare e subire?
    Quanto credito dobbiamo ancora dare alle persone a cui abbiamo dato la nostra solidarietà con il voto?
    Fino a che punto educazione, rispetto e morale ci terranno con le mani legate e le bocche chiuse?

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