lunedì 2 luglio 2012
La pura demagogia
Anche quest’atteggiamento
testimonia che, invece di sedersi a un tavolo con le Associazioni Imprenditoriali per trovare soluzioni
condivise e obiettivi unitari per salvaguardare il lavoro prima di tutto e quel
poco di economia sana rimasta, si preferiscono la divisione e lo scontro.
San Marino, 2 luglio 2012/1711 d.F.R.
Di
demagogia se n’è fatta parecchia ultimamente, come non se n’era mai vista.
La più
incredibile e pericolosa e quella delle Organizzazioni Sindacali facenti capo
alla CSU.
Proporre
la reintroduzione del meccanismo della scala mobile, causa il muro imposto
dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, è già una chiara
abdicazione delle proprie prerogative di contrattazione e la negazione all’individuazione
di nuovi sentieri di relazioni industriali.
Soprattutto
dopo aver firmato un rinnovo contrattuale nella Pubblica Amministrazione a
costo zero.
Anche la
scelta dell’attacco alla riforma tributaria, con il conseguente sciopero generale e la rinnovata gogna per la categoria
dei lavoratori autonomi e delle piccole e medie imprese, è un distillato di
demagogia allo stato puro.
Si è
persino scomodato in estate anche il povero babbo natale che si stava godendo
il meritato riposo.
La
ricerca dell’equità fiscale e la lotta all’evasione sono un falso problema. La
verità e che abbiamo sempre pagato poco d’imposte.
Soprattutto
i lavoratori dipendenti. Introdurre
meccanismi quali gli studi di settore o tassare per categorie di reddito le
diverse tipologie di lavoro è la più grande discriminazione che si possa fare.
E per
assurdo è proprio questo che va contro i principi di equità fiscale e non
combatte certamente eventuali fenomeni di evasione fiscale.
Pur di
mantenere inalterata l’elefantiaca macchina del pubblico impiego con tutti i
suoi privilegi, prerogative e indennità, si preferisce deprimere se non
sopprimere quelle poche mucche, rimaste a dare un po’ di latte al nostro
sistema oramai divenuto asfittico.
Ma ecco
che, come una magia, la politica rinnovatasi nella nuova santa alleanza tra
Democrazia Cristiana e Democratici Sammarinesi, tratta immediatamente con la
CSU per tarare la riforma tributaria sulle esigenze demagogiche delle
Organizzazioni Sindacali.
Anche quest’atteggiamento
testimonia che, invece di sedersi a un tavolo con le Associazioni Imprenditoriali per trovare soluzioni
condivise e obiettivi unitari per salvaguardare il lavoro prima di tutto e quel
poco di economia sana rimasta, si preferiscono la divisione e lo scontro.
Peccato
che la cittadinanza cominci a ragionare con la propria testa. La nostra
comunità inizia ad avere una forte consapevolezza sulla necessità che la
politica torni a fare la politica, che chi governa governi veramente senza dover
mediare su tutto, che le organizzazioni sindacali tornino a difendere il lavoro
e i lavoratori e che le associazioni imprenditoriali tornino a occuparsi
d’impresa e rilocalizzino le loro attività.
Che ognuno
faccia la sua parte.
Alberto Rino
Chezzi
Nel
riquadro: “L’IMPERATRICE” (particolare) – 2006 – Ciaccaezetazetai – olio su
tela – cm 100 x 150 – courtesy
Matilde Chezzi
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