Se il sistema non si autoregola, per evitare una sua implosione, il cittadino dovrà utilizzare le sole risorse di democrazia diretta a sua disposizione: leggi di iniziativa popolare e referendum.
San Marino 26 luglio 2010/1709 d.F.R.
Il Paese sembra non riuscire a risvegliarsi dal lungo torpore che ha annebbiato le coscienze e limitando l’agire all’oggi senza pensare al domani.
La speculazione l’ha fatta da padrona, in particolar modo nel settore immobiliare i cui effetti si vedono su un territorio oramai devastato.
Per alcuni è arrivato il denaro facile, guadagnato non con il lavoro ma grazie a rendite di posizione, a differenziali economici, a benefici ed autorizzazioni non sempre dovute o peggio ancora concordate in sede pre-elettorale.
Il sistema ha prodotto una democrazia malata. Incapace di superare la logica del “do ut des”. Lo testimonia una pubblica amministrazione gonfiata a dismisura.
Svegliarsi dal torpore è anche ricordarsi delle proprie radici, quando per cercare lavoro i sammarinesi dovevano emigrare.
Se vogliamo superare questa difficile fase è arrivato il momento di fare sacrifici e rimboccarci le maniche, tutti.
Servono sì nuove idee, ma non quelle che intraprendono le strade più facili e pericolose.
Vi sarà pure una soluzione per riassestare un bilancio di uno Stato che alla fin fine è pari a quello di una media grande azienda italiana.
Arte, cultura, tecnologia, turismo e artigianato. Commercio, quello vero, possibilmente con altri Paesi che non siano esclusivamente l’Italia.E’ una strada.
Il lavoro deve tornare ad essere preminente sulla speculazione. La speculazione non paga e va a beneficio di pochi, addormenta le coscienze.
Chi ci guida e governa deve mettere al primo posto l’amore per il Paese e attenersi scrupolosamente al principio del servizio alla collettività.
Se il sistema non si autoregola, per evitare una sua implosione, il cittadino dovrà utilizzare le sole risorse di democrazia diretta a sua disposizione: leggi di iniziativa popolare e referendum.
Come, di fatto, ha già iniziato a fare con il referendum sull’alienazione dei beni dello Stato.
Nel riquadro: “SAMUELA CON CIOCCO” – 1998 – Ciaccaezetazetai – olio su tela – cm 50 x 60 – courtesy EC Foundation
Siamo a fine luglio, ancora qualche giorno e poi tutti in vacanza.
RispondiEliminaUna vacanza che affrontiamo con il cuore amareggiato per la situazione che governanti e politici, così disattenti alle cose pubbliche e così attenti ai loro personali interessi ci hanno " regalato " per una vita sempra " peggiore ".
Che il sole di Agosto porti buone nuove per tutti e con l'inzio di settembre vi sia veramente la volontà di cambiare auspicando di non dover assistere al cadere delle foglie, degli ultimi ideali e delle speranze che ancora sono in noi.
Auguri a tutti