domenica 6 settembre 2009
Pieghiamoci ma non spezziamoci
Una pressione esterna ingiustificata sia per le dimensioni della nostra realtà che dei fenomeni economici che la stessa genera. E allora facciamo di necessità virtù: pieghiamoci ma non spezziamoci.
San Marino 6 settembre 2009
E’ un momento difficile per il Paese. Crisi economica, Moneyval, OCSE, i rapporti bilaterali con la grande e vicina Italia. Tutto sembra non funzionare più. Soffriamo una pressione esterna ingiustificata sia per le dimensioni della nostra realtà che dei fenomeni economici che la stessa genera. Alcuni dati: le entrate di Bilancio dello Stato 2008 (€. 687 ml) sono pari all’incirca ai ricavi 2008 del Gruppo Ferragamo operante nel settore tessile (€. 691) mentre tutta la raccolta interna di denaro (€. 14.250 ml nel 2008) non supera quella di Carige, (€. 20.960 ml nel 2008): medie realtà queste nel panorama industriale italiano. Nonostante tutto in Repubblica, l’incertezza regna sovrana. Il sistema sotto attacco ed assedio da mesi, non è stato in grado di dare una risposta degna di tale nome. Anzi ci siamo presentati divisi, improvvisamente tutti virtuosi e senza un minimo di dibattito interno sugli accordi che si andranno a firmare. La santa inquisizione scatenata dal ministro Giulio Tremonti contro San Marino, considerata una dependance che crea solo problemi, non ha volutamente tenuto conto del fatto che in termini di valori assoluti siamo sostanzialmente ininfluenti. Potranno esserci delle distorsioni nel nostro sistema, ma è sufficiente passare il confine che di frodi, evasioni, finte residenze, infiltrazioni mafiose, riciclaggio ne abbiamo un campionario più che significativo. Non siamo un paese di briganti. La regione più importante del Nord Italia, lo è anche in termini di evasione a livello nazionale. Fenomeno questo particolarmente radicato in Italia e soprattutto delle grandi aziende che non hanno sicuramente necessità delle piccole realtà come San Marino per organizzarsi in tal senso. In Fiat, probabilmente non sanno nemmeno che esistiamo. Il ministro Giulio Tremonti però si. E allora facciamo di necessità virtù: pieghiamoci ma non spezziamoci.
Nel riquadro: "Puntocroce" - 2002 - Ciaccaezetazetai - olio su iuta - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation
San Marino 6 settembre 2009
E’ un momento difficile per il Paese. Crisi economica, Moneyval, OCSE, i rapporti bilaterali con la grande e vicina Italia. Tutto sembra non funzionare più. Soffriamo una pressione esterna ingiustificata sia per le dimensioni della nostra realtà che dei fenomeni economici che la stessa genera. Alcuni dati: le entrate di Bilancio dello Stato 2008 (€. 687 ml) sono pari all’incirca ai ricavi 2008 del Gruppo Ferragamo operante nel settore tessile (€. 691) mentre tutta la raccolta interna di denaro (€. 14.250 ml nel 2008) non supera quella di Carige, (€. 20.960 ml nel 2008): medie realtà queste nel panorama industriale italiano. Nonostante tutto in Repubblica, l’incertezza regna sovrana. Il sistema sotto attacco ed assedio da mesi, non è stato in grado di dare una risposta degna di tale nome. Anzi ci siamo presentati divisi, improvvisamente tutti virtuosi e senza un minimo di dibattito interno sugli accordi che si andranno a firmare. La santa inquisizione scatenata dal ministro Giulio Tremonti contro San Marino, considerata una dependance che crea solo problemi, non ha volutamente tenuto conto del fatto che in termini di valori assoluti siamo sostanzialmente ininfluenti. Potranno esserci delle distorsioni nel nostro sistema, ma è sufficiente passare il confine che di frodi, evasioni, finte residenze, infiltrazioni mafiose, riciclaggio ne abbiamo un campionario più che significativo. Non siamo un paese di briganti. La regione più importante del Nord Italia, lo è anche in termini di evasione a livello nazionale. Fenomeno questo particolarmente radicato in Italia e soprattutto delle grandi aziende che non hanno sicuramente necessità delle piccole realtà come San Marino per organizzarsi in tal senso. In Fiat, probabilmente non sanno nemmeno che esistiamo. Il ministro Giulio Tremonti però si. E allora facciamo di necessità virtù: pieghiamoci ma non spezziamoci.
Nel riquadro: "Puntocroce" - 2002 - Ciaccaezetazetai - olio su iuta - cm 100 x 100 - courtesy EC foundation
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