domenica 23 maggio 2010

La giusta strada

Chi investe nel Paese, lo faccia nella certezza del diritto, operando nella legalità e sulla base di regole chiare e condivise con gli altri stati.



San Marino 24 maggio 1709 d.F.R.


Con la crisi finanziaria del 2008 i governi hanno salvato le banche. Oggi con difficoltà cercano di salvare se stessi.

Tutti gli stati devono ridurre il debito con pesanti sacrifici per la collettività e lo stato sociale.

San Marino è rimasta invece, di fatto, ferma.

Ostaggio di un accordo con l’Italia che non arriva ma fondamentale per la nostra sopravvivenza.

Il Paese deve prendere atto che il sistema economico e finanziario sul quale si è retta fino ad oggi non è più praticabile.

Necessita ripensare il sistema San Marino dando contemporaneamente risposte importanti e tempestive all’Italia ed agli organismi internazionali, adeguandosi alle nuove procedure e possibilmente portando il proprio contributo. L’occasione potrebbe essere la richiesta di partecipare in qualità di osservatori alla prossima assemblea OCSE di fine mese a Parigi, ove sarà sottoscritto il protocollo di modifica per lo scambio d’informazioni sia ai fini tributari che bancari.

Le risposte possono essere date riformando anche il nostro sistema bancario e finanziario, non solo in termini di trasparenza e scambio di informazioni, al quale non potremo sottrarci, ma anche di cambiamenti strutturali.

Rafforzare il mercato finanziario sammarinese con la previsione di incentivi per attirare capitali esteri con il solo compito di supportare le finanze dello stato e quello delle imprese.

A supporto si dovrebbe adeguare anche il nostro sistema societario e fiscale, assicurando incentivi a chi garantisce occupazione e viene realmente ad investire in tecnologia, in ricerca e sviluppo, nella salute, nell’ecologia e nell’arte.

Chi investe nel Paese, lo faccia nella certezza del diritto, operando nella legalità e sulla base di regole chiare e condivise con gli altri stati.

Questo ci permetterà anche di riacquisire la credibilità perduta. Anche se in ritardo, la giusta strada sembra essere intrapresa.


Alberto Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Pubblicato su l’Informazione del 24 maggio 2010


Nel riquadro: “L’IMPERATRICE” (particolare) – 2006 – Ciaccaezetazetai – olio su tela – cm 100 x 150 – courtesy Matilde Chezzi

1 commento:

  1. non è mai troppo tardi!
    è vero ma occorre che il detto sia supportato dalla volontà collettiva e non dei soliti " pochi " che lo adattano ad esigenze e scopi personali.
    La crisi, forse voluta dai " grandi ...... " ha creato una stato di fermo nel mondo e le persone " normali " si chiedono quali potranno essere i reali rimedi a questo stato di cose.
    Ci saranno?
    Capi di stato, militari, politici si rendono veramente conto della situazione che circonda questo nostro mondo? O forse come sempre stanno SOLO pensando a come meglio avvantaggiarsi da questa situazione?
    Nuovi maghi dell'economia e della finanza, con più o meno numeri nei loro nomi, si pavoneggiano su quotidiani e trasmissioni televisive " sparando sentenze e rimedi " e spesso usando una terminologia poca chiara a lettori e auditori. Loro hanno sempre la soluzione!
    Il consumismo si è fermato!
    Cosa ci aspetta domani?
    Nello Stato di San Marino si soffre per mancanza di informazioni, si teme che gli organi preposti non trovino soprattutto in Italia, stato nemico in questo periodo, grazie anche a qualcuno che anni addietro a San Marino si è profuso in mille e più insegnamenti nella gestione finanziaria internazionale, quelle regole di lavoro e di operatività che ridiano al Paese la sua giusta immagine.
    Aprire le porte al lavoro vero, questo sì, ma con l'auspicio che lo Stato che circonda San Marino, non detti solo regole, imposizioni e quant'altro possa pregiudicare scelte imprenditoriali serie e precise, tenendo ben conto che non sono gli statali o i burocrati che fanno la vera economia ma gli imprenditori che guardano al futuro si prodigano nel lavoro proprio e dei loro collaboratori e dipendenti.

    RispondiElimina