lunedì 14 febbraio 2011

A proposito di leadership

E’ evidente che serve una leadership più forte nell’esecutivo, sorretta e controllata dal Consiglio Grande e Generale, direttamente o indirettamente per il tramite delle Commissioni.




San Marino 14 febbraio 2011/1710 d.F.R.


Avere le idee chiare nella vita non fa mai male.

Così come una leadership forte, ossia la capacità di chi ricopre posizioni preminenti di relazionarsi con il gruppo, è indispensabile per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Nelle regole della leadership vi è anche quella della trasparenza, almeno nell’azione. Non vi è nulla da dover nascondere anzi, tutt’altro, è importante che il gruppo sia consapevole dove si stia andando in maniera tale che tutti operino nel senso voluto.

Non sembra però che questa teoria si possa applicare a San Marino. Il nostro sembra, almeno esternamente e da non addetti ai lavori, un bus che va avanti per inerzia, senza autista e senza meta finale.

Prima delle modifiche alla Dichiarazione dei diritti, era riconosciuta a tre Segreterie, esteri, interni e finanze, una funzione di preminenza sui rimanenti Dicasteri pur rimanendo il Congresso di Stato un organo collegiale.

Prima della modifica della legge elettorale è sempre esistita, all’interno delle colazioni di governo, una componente che ne determinava per idee, progetti e numeri l’azione e la leadership.

Oggi non più.

Anche per una serie sfortunata di coincidenze.

Il programma del Patto per San Marino, ma anche quello di Riforme e Libertà, sono stati pensati nel 2008, in un momento che sembra oramai storia di un lontanissimo passato: ossia prima delle disavventure in cui siamo caduti.

Decisioni politiche e d’indirizzo di governo di fatto prese all’interno del “Patto”, ossia in un organismo extraparlamentare.

Contrasti all’interno degli stessi raggruppamenti politici o dei singoli partiti ove la coerenza non la fa da padrone.

Ma neppure la possibilità, di dare un contributo costruttivo in termini di modifiche alla rotta tracciata.

Un esecutivo che francamente appare scoordinato nel realizzare quello che sembra un programma di governo e un’agenda ancora da dettare.

Tutto questo testimonia una mancanza di leadership, che non evidenzia la necessità del “comandante in capo”, ma solo di avere una linea politica con conseguente azione ben definita.

E’ oggi finita la fase della rincorsa alle emergenze, ma serve chiarezza nella comunicazione al Paese e alla cittadinanza, sulle linee d’azione che si è dato l’esecutivo.

Quale politica fiscale, di bilancio, di stato sociale, bancaria e finanziaria e quale politica estera?

E’ evidente che serve una leadership più forte nell’esecutivo, sorretta e controllata dal Consiglio Grande e Generale, direttamente o indirettamente per il tramite delle Commissioni.

Diversamente continueremo a restare nel nostro bus, senza conducente e senza saper dove stiamo andando.


Alberto Rino Chezzi


www.smdazibao.blogspot.com


Nel riquadro "VISTAGIARDINO" - 2003 - Ciaccaezetazetai - olio su tela - cm 50 X cm 60 - courtesy of EC Foundation

1 commento:

  1. "Avere le idee chiare nella vita non fa mai male. Così come avere una leadership forte ...."
    Così inizia il tuo articolo di oggi 14 febbraio 2011.
    Parli delle modifiche alla Dichiarazione dei diritti, del Patto di San Marino, Riforme e libertà, di decisioni politiche e relativi contrasti.
    Evidenzi l'anomalia complessiva della struttura governativa paragonandola ad un BUS che viaggia d'inerzia e senza un guidatore.
    Ma cosa è stato fatto dagli Elettori, dai cittadini Sammarinesi?
    Tutti abbiamo aspettato, quasi ci fosse una recondita speranza che tutto potesse risolversi quasi per magia o che i POLITICI trovassero veramente una o più soluzioni per tutelare la sovranità dello Stato.
    La relatà invece - come era da prevedersi - è stata tutto il contrario.
    Come da sempre i POLITICI hanno pensato di difendere la loro sedia, il loro potere, i loro interessi privati, accusandosi vicendevolmente e sprecando tempo e forse anche denaro pubblico per le loro lotte intestinali, scemando il vero problema: lo Stato e i Cittadini che - dovrebbero - rappresentare.
    Sperare pertanto in una leadership più forte nell'esecutivo, diventa pura utopia se alla fine troviamo gli stessi nomi, le stesse facce, gli stessi interessi personali!
    Se vogliamo veramente CAMBIARE e far sì che lo Stato torni a crescere nell'interesse della collettività e non di pochi addetti dobbiamo entrare attivamente nella gestione, senza MATRICI POLITICHE che sono del tutto inutili, dispersive e costose.
    Ormai credo che sia a tutti evidente l'inutilità dei Politici: basta guardare quello che sta succedendo nella vicina Italia. Tutti i Politici da settimane si preoccupano solo di sapere e conoscere la vita sessuale di un leader loro collega - edizione straordinaria di un grande fratello fanta-politico che tiene milioni di spettatori davanti alla TV - e chiedono dimissioni, condanne ecc, solo per prendere il suo posto o acquisire maggior potere: è una vergogna che persone come quelle gestiscano un paese sia che rappresentino la destra, il centro o la sinistra!
    Cambiare?
    Si - si potrebbe - dovremmo ritrovare i valori e l'amor di patria di un tempo, non poi così lontano e agire non subire!

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