domenica 21 febbraio 2010

Come naufraghi

Si è creato un blocco nell’azione politica della nostra antica Repubblica, legato soprattutto ad alcune figure. Blocco che si è tradotto in uno stallo del Paese.







San Marino 22 febbraio 1709 d.F.R.


Siamo un popolo di naufraghi.

Come l’installazione di Palino, al secolo Domenico Casadei, che ci accoglie all’ingresso della sua mostra “Cartoon Paintings”.

Un naufrago sulla zattera che, dopo aver attraversato l’oceano in tempesta, è ancora in alto mare scrutando l’orizzonte per capire dove sta andando.

Domenico è un artista, non gli competono scelte di politica interna od estera, di finanziarie o di giustizia.

Anche noi, normali cittadini, pur non avendo responsabilità di governo, siamo in attesa di capire cosa ne sarà del futuro del Paese.

Più semplicemente siamo in attesa che il Paese oggi di fatto fermo, riparta.

Accordi secretati, messaggi in codice e sedute segrete.

Come rilevato da autorevoli interventi su questo stesso giornale, siamo tenuti all’oscuro delle cose importanti del Paese.

Talvolta lo è anche chi siede in Consiglio Grande e Generale.

Siamo seduti su di un iceberg del quale vediamo la sola punta.

L’opposizione di qualsiasi paese al mondo deve poter esercitare il diritto di controllo sull’operato del rispettivo Governo.

Si è creato un blocco nell’azione politica della nostra antica Repubblica, legato soprattutto ad alcune figure.

Blocco che si è tradotto in uno stallo del Paese.

Sembrerebbe quasi che tra le priorità non vi siano gli interessi generali.

Solo quelli personali o particolari.

Questo non vale per tutti ma nessuno fa però un passo indietro.

Nonostante le critiche incomincino ad arrivare dalla stessa maggioranza.

Si chiede il rinnovamento dei politici quando tutti, salvo poche eccezioni, sono in parlamento da almeno venti anni.

E’ necessario che la politica si apra al contributo diretto della società civile.

Sono anche le idee che dobbiamo rinnovare, e il nostro senso del “comune”, dell’interesse generale.

A questo tutti possiamo contribuire.

Abbiamo bisogno di rialzarci e riprendere a camminare.


Alberto Chezzi


www.sanmarinodazibao.com

Pubblicato su l’Informazione dell’22 febbraio 2010


Nel riquadro: “Il SOLE DI CORA” – 1998 – Ciaccaezetazetai – olio su tela – cm 50 x 40 – courtesy EC Foundation

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