Radunare le migliori intelligenze dei sammarinesi, di chi vive in Repubblica o comunque ha un rapporto di profondo amore con il monte Titano è una strada percorribile
San Marino 26 ottobre 2009/1709 d.F.R.
Un paese che vive a due dimensioni. Ecco quello che sembriamo. Manca la variabile dello spazio ossia mancano le prospettive. A meno che se queste ci sono, chi ha le responsabilità non solo politiche ma anche istituzionali, abbia l’intenzione di comunicarcele a breve. Siamo rimasti inchiodati per mesi sugli esami Moneyval e sulla firma di una convenzione che tarda ad arrivare. Abbiamo approntato tutta una serie di cambiamenti anche importanti per adeguarci ai nuovi standard internazionali. Pochissime sono però le parole che sono state spese sul futuro del nostro sistema. E’ disarmante come non vi sia stato nel paese un approfondito dibattito su questo. Il sistema ha investito risorse importanti sul forum Ambrosetti, con il contraltare di McKinsey, per ottenere francamente meno delle aspettative, sia in termini di relazioni esterne che di prospettive di sviluppo alternative. Era una strada da percorrere ma non era l’unica e sicuramente non sarà sufficiente. Come sempre e come ci insegna la storia nessuno è profeta in patria. Ma radunare le migliori intelligenze dei sammarinesi, di chi vive in Repubblica o comunque ha un rapporto di profondo amore con il monte Titano è una strada percorribile. Chiamarle a raccolta per far che cosa? Per ripensare il sistema, migliorarlo, internazionalizzarlo. Il forum potrebbe essere fatto questa volta dai soli sammarinesi, con la partecipazione di tutte le istituzioni e con il supporto esterno di grandi personalità internazionali del mondo politico, scientifico, industriale, artistico e sportivo. Con la politica che lo affianchi e lo sostenga discretamente, per dar modo alla società civile di esprimersi liberamente fuori dalle logiche di potere. Come dire, una sorta di costituente per un sistema che và ripensato nei rapporti esterni ma anche e soprattutto in quelli interni.
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